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Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano

Chi è Giorgio Napolitano.

Giorgio Napolitano è stato l'11º presidente della Repubblica Italiana, dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015. É il primo e unico presidente della Repubblica italiano a essere chiamato per un secondo mandato.

Laureato in Giurisprudenza, aderisce nel 1945 al Partito Comunista Italiano, del quale diventa influente esponente e sostenitore del riformismo europeo come punto di approdo del partito.

Da Presidente della Repubblica in carica, nel 2009 gli è stata conferita una laurea honoris causa in politiche e istituzioni dell'Europa dall'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale".

Il 6 maggio 2010 ha dato avvio alle celebrazioni per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia.

É autore di numerose pubblicazioni saggistiche sul tema Europa, come Europa politica. Il difficile approdo di un lungo percorso, Donzelli, 2003, Altiero Spinelli e l'Europa, Il mulino, 2007 e l'ultimo Europa, politica e passione, Feltrinelli, 2016.

Presidente emerito della Repubblica Italiana, ricopre di diritto la carica di senatore a vita.

il suo messaggio inviato a Memo4Europe

Gentile Presidente Maria Romana De Gasperi,

purtroppo i miei attuali problemi di salute non mi consentono di partecipare, come avrei voluto, alla vostra iniziativa odierna "Raccontare l'Europa - La testimonianza dei protagonisti, le domande dei giovani", richiamando la mia lunga esperienza di convinto europeista.

Desidero comunque ricordare quanto ho detto nell'intervento svolto in Senato il 17 marzo 2017 in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma: feci allora riferimento alla passione europeista e federalista che De Gasperi, già nel lontano 1950 - con l'adesione del nostro Paese alla Dichiarazione Schuman - seppe trasmettere agli italiani. A chi gli contestava allora di inseguire un mito, De Gasperi rispose: "... ditemi un po' quale mito dobbiamo proporre alla nostra gioventù per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Stato, l'avvenire della nostra Europa, l'avvenire del nostro mondo, la sicurezza, la pace, se non questo sforzo verso l'unione?"

Quelle parole sono ancora valide di fronte alle non risolte crisi che hanno investito l'Europa a partire dal 2008, e di fronte ai fenomeni di ormai devastante regressione, in particolare verso il ritorno dei nazionalismi all'interno di diversi governi e in Stati membri dell'Unione.

Invio a lei e a tutti i presenti il mio più cordiale saluto, nell'auspicio che ancora una volta l'Europa unita possa dare il suo contributo per la difesa della pace e della democrazia e per il progresso sociale e civile dei nostri popoli.

 

MEMO4EUROPE | RACCONTARE L’EUROPA: la testimonianza dei protagonisti, le domande dei giovani | Noisiamofuturo | info: info@memo4europe.it